La nostra memoria: testimonianze e voci dal passato – BNL 2024

Nella sede di Sant’Agostino dell’Università degli studi di Bergamo lunedì 15 aprile è andato in scena per Bergamo Next Level l’evento dal titolo: “LA NOSTRA MEMORIA: TESTIMONIANZE E VOCI DAL PASSATO”. L’incontro ha fatto luce su un tema fondamentale per la nostra storia: il recupero materiale e immateriale del patrimonio culturale collettivo del passato in favore del nostro presente.             

GLI INTERVENTI – Piera Molinelli, docente del Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione ha ricordato come la tutela e la valorizzazione dei reperti umanistici sia un punto centrale all’interno dello statuto della nostra università. Questa infatti lavora senza sosta in ambiti di ricerca e formazione su archivi di ogni tipologia, per dare loro una nuova luce. Barbara Turchetta, Docente del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, ha presentato la fondazione CHANGES, partenariato esteso che si avvale dei fondi del PNRR per i beni culturali, con il contributo video del suo presidente Marco Mancini. Questa fondazione da anni lavora per il recupero di ogni tipo di reperto umanistico e si avvale di importanti mezzi tecnologici che favoriscono il miglioramento degli standard qualitativi degli archivi del passato. Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, ha portato esempi concreti del recupero immateriale degli archivi del nostro passato, come la ricerca delle minoranze linguistiche della nostra nazione o registrazioni di testimoni che raccontano un Piatto Storico. Sulla sponda degli archivi materiali è intervenuta invece Annalisa Rossi, Sovrintendente Beni Archivistici Lombardia, Veneto e Trentino, che ha spiegato come l’operazione di tutela dei beni del nostro passato sia uno sguardo fondamentale che accompagna il patrimonio culturale pubblico e privato. A conclusione dell’evento Alessio Boni, attore che dalle proprie origini bergamasche è arrivato a calcare importanti palcoscenici del piccolo e grande schermo, ha dato voce a due lettere riguardanti la nostra storia passata. La prima era una testimonianza della Chiesa Cattolica che accusava di eresia alcuni preti bergamaschi della Valtellina per essersi avvicinati al protestantesimo; mentre la seconda era una lettera di un uomo siciliano giunto in America che narrava, in un italiano alquanto maccheronico, le bellezze paesaggistiche del luogo.

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