REDONAplaysJAZZ24: UniBg OnAir media partner

UniBg OnAir media partner di REDONAplaysJAZZ24.

LA RASSEGNA – Torna il grande jazz a Bergamo con la rassegna REDONAplaysJAZZ24, in cui musicisti di respiro internazionale dall’età molto diversa e con un approccio alla musica del tutto personale daranno vita a due incontri all’insegna delle sintonie sorprendenti e delle dissonanze creative. Organizzate dall’associazione “Le Piane di Redona”, le due serate vogliono anche essere un esempio lampante di come, in questi tempi di guerre ed incomprensioni, le diversità possano confrontarsi ed arricchirsi a vicenda. UniBg OnAir è orgogliosa di essere media partner della rassegna, che documenterà con interviste e un report dedicato.
Apre la rassegna, il 4 maggio alle ore 21,00 presso il cineteatro Qoelet in via Leone XIII, 22 a Bergamo, il concerto INTERPLAY in cui il vulcanico pianista e fisarmonicista Antonello Salis incontra la giovane e pluripremiata batterista Francesca Remigi insieme al raffinato trombettista Sergio Orlandi. Il 6 giugno, sempre alle ore 21,00 e sempre al cineteatro Qoelet, sarà la volta di 3 TRUMPETS MUSIC AND FRIENDSHIP dove il sestetto capitanato da tre trombettisti, Fabrizio Bosso, Sergio Orlandi e Alessandro Bottacchiari, propone un repertorio che va dal Be Bop all’Hard Bop e si ispira ai grandi trombettisti della storia del jazz. Il tutto in un cineteatro periferico perché, nelle parole di Renzo Piano: “quando ci lavori scopri che le periferie sono piene di energia e non solo, anche di bellezza. C’è bellezza umana, ma anche la bellezza tout court. È l’idea di bellezza che si coniuga con l’idea di qualità”.

GLI ARTISTIFabrizio Bosso è ormai giunto ai vertici mondiali della tromba jazz grazie alla sua capacità di sviluppare nuove tecniche trombettistiche di altissimo virtuosismo sempre al servizio della creatività, nell’incontro in molteplici contesti con artisti jazz quali Gianni Basso, Rosario Giuliani, Stefano Bollani, John Faddis, Enrico Pieranunzi, Dianne Reeves ma anche pop come Sergio Cammariere, Raphael Gualazzi, Zucchero e Franco Califano, così come con la London Symphony Orchestra, per tenere fede alla libertà espressiva e all’amore per la Musica che lo contraddistinguono fin dagli esordi.
Alessandro Bottacchiari si ispira al linguaggio tradizionale del jazz con un occhio di riguardo alle sonorità più moderne della scena newyorkese. Collabora con la Jazz Company Big Band diretta da Gabriele Comeglio e con la JW Orchestra diretta da Marco Gotti. Durante la sua carriera ha suonato con artisti del calibro di Bobby Watson, Lew Soloff, Bob Mintzer, Dave Weckl, Gianluigi Trovesi, Pee Wee Ellis e ha preso parte alla tournè “Ultimo Stadi” con il cantautore Ultimo. Nel 2018 il suo album di esordio The Turning Point è stato inserito da Jazzit Award tra i migliori 100 album jazz dell’anno..
Sergio Orlandi inizia la propria carriera nel 1985 al fianco di Emilio Soana, con la Jazz Class Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Gabriele Comeglio. Nel 1990 e 1992 suona nell’orchestra RAI a Sanremo a fianco di artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater e Ray Charles. È stato prima tromba nell’Orchestra Ritmosinfonica della RAI Radio Televisione Italiana di Milano e ha suonato oltre che con jazzisti del calibro di Bob Mintzer, Rufus Reed, Kenny Wheeler, Clark Terry, Gianluigi Trovesi, Tino Tracanna, anche con artisti quali Mina, Barry White, Franco Battiato, Giorgia e Fiorello. Paolo Fresu ne parla come di “un trombettista dal colore sonoro definito e ricco e un intelligente architetto della forma musicale”.
Francesca Remigi, batterista versatile, compositrice sperimentale e improvvisatrice innovativa, vince il concorso di Italia-Jazz Nuova Generazione Jazz 2021 e il Top Jazz 2022 indetto da Musica Jazz come miglior nuovo talento italiano ed ha già al suo attivo numerose collaborazioni internazionali con musicisti come, fra gli altri, Steve Lehman, Danilo Perez, Dayna Stephens, Yuhan Su.
Antonello Salis inizia la propria carriera di musicista negli anni Settanta e vanta, da allora, la collaborazione con musicisti quali Massimo Urbani, Javier Girotto, Stefano Bollani, Enrico Rava, Pat Metheny, Bobby Watson, per citarne solo alcuni. In “La storia del jazz” di Onori, Brazzale e Franco il suo modo di suonare viene definito “un pianismo espressionistico e tayloriano, dal coinvolgimento totale fra artista e pubblico”.

Per informazioni: www.lepianediredona.it